Il Campo Profughi n°39 era quello di Tricase Porto, qui si intreccia la grande storia mondiale con le storie di tanti, abitanti del posto e vittime del conflitto, tra paure, diffidenze, speranze e momenti di festa. Una grande lezione di accoglienza e di rinascita che merita di essere riscoperta.
Giulio Cesare Vanini, è stato uno degli intellettuali più in vista d’Europa. Uno spirito libero, anticonformista, geniale e tormentato. Uno spettacolo avvincente, di solito rappresentato in spazi storici, in modalità itinerante. Un vero e proprio salto nel Seicento.
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Siamo a casa del protagonista, Louis, che torna dopo più dieci anni a ritrovare la madre, la sorella e il fratello, immergendosi, e immergendoci, in una giornata ricca di colpi di scena.
lo spettacolo è il primo di una serie teatrale che la compagnia ALIBI dedica a una rilettura in chiave contemporanea delle novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio. In un paese immaginario della provincia italiana, oggi, la giovane Isabella Messina si candida alla carica di sindaco tra le file dell’ISA – Italiani Sovranisti Autarchici, partito di estrema destra e di ispirazione neofascista.
Alibi rende omaggio ad uno dei drammaturghi più amati del teatro italiano con un capolavoro pirandelliano: “Vestire gli ignudi”. La storia di Ersilia rivive nelle parole di Pirandello, in un allestimento animato da uno spirito fortemente contemporaneo, per un gioco pericoloso di bugie, ingenuità, debolezze e umane fragilità.
Lo spettacolo più amato ed applaudito di Carlo Goldoni, torna in scena in un allestimento fedele e sempre affascinante. Una riflessione sempre viva sulla natura femminile e le sue mille risorse, che ha portato l’eroina di Goldoni a diventare un simbolo mondiale dell’emancipazione femminile.